venerdì 24 febbraio 2017

DUE LIBRI PER RACCONTARE LA STORIA

Due importanti appuntamenti editoriali ci attendono sabato 25 marzo, fronte unico ma schieramenti e luoghi diversi, con un unico obiettivo raccontare la storia del nostro territorio attraverso gli occhi e i racconti di chi ha vissuto l’immane conflitto.

Alle ore 20.00 il Gruppo SpeleologicoCarsico, partner del Progetto, presenterà presso il Centro Civico di San Martino del Carso il libro “László Kókay, diario di un fante di Szeged aSan Martino del Carso” con la prefazione del Presidente della Repubblica d'Ungheria. 

Interverranno alla serata Dr. Lászlo Szöke Dir. Affari Esteri del Presidente della Repubblica d’Ungheria, Ágoston Kókay, Pronipote di Dr. Lászlo  Kókay, Tamás Pintér, Krisztina Babos, Norbert Stencinger Nagy Háborúkutatásáért Közhasznú Alapitvány Gyũjteményéböl, Budapest (Ungheria), Gianfranco Simonit Gruppo Speleologico Carsico.

Ma non sarà l'unica iniziativa con gli amici ungheresi, con la preziosa collaborazione del Gruppo Speleologico Carsico e l'Associazione Meritum al 25 di marzo verrà inaugura al Castello di Duino (fino al 28 maggio) una grande mostra "PER NON MORIRE DI SETE NELLA GRANDEGUERRA" che nel mese di giugno verrà esposta a Szeged (Ungheria).

La mattina in contemporanea con l’apertura della Mostra Isonzo Le Dodici Battaglie, promossa dall'Amministrazione Comunale di Spilimbergo al Palazzo Tadea   alle ore 10.30 il sig. Renato Mizzaro,  ci parlerà del suo Il 4° CantiereDirigibili Di Istrago, a dialogare con l’autore Massimo Romita, presidente delGruppo Ermada Flavio Vidonis, e l’Assessore alla Cultura delComune di Spilimbergo Luchino Laurora.

Nel Centenario della Grande Guerra, troppo spesso si è continuato a parlare di luoghi comuni e di eventi di cui si è scritto e riscritto troppe volte. Ma come è successo per questo volume, il Gruppo Ermada Flavio Vidonis, attraverso la collaborazione con l’Associazione Erasmo da Rotterdam di Spilimbergo partner, insieme al Comune, sul Progetto “Voci di guerra in tempo di pace, tra fronte e follia. Dall’Isonzo al Tagliamento” ha voluto fortemente addentrarsi in una storia, ancora non conosciuta.

Il bando della Regione Autonoma FriuliVenezia Giulia, indicava fortemente la volontà di far conoscere la storia del territorio e degli eventi attraverso le realtà, grazie alla costanza e al grande lavoro di ricerca del dott. RenatoMizzaro, appassionato cittadino di Istrago, nel Comune di Spilimbergo, abbiamo voluto raccontare la storia dei Dirigibili della Grande Guerra. Meglio ancora la storia della Base dei veivoli che vennero a bombardare quell’Ermada, fortezza inespugnabile della difesa austroungarica di Trieste.
La Caserma “Zamparo” di Istrago, durante la Prima guerra mondiale è stata teatro di un importante sito che ha ospitato l’hangar dell’allora nuovo modello di aerostato M9, vero protagonista nel sostegno alle truppe italiane sul fronte dell’Isonzo.

C’è da dire che gli anni della Grande Guerra sono stati terreno fertile per lo sviluppo di questi mezzi, soprattutto per ricognizione e bombardamento, anche se i modelli disponibili risentivano di condizioni atmosferiche e di facile vulnerabilità al fuoco nemico da terra.

Renato Mizzaro, appassionato di storia locale e in particolare degli eventi di quel sito che proprio il primo maggio del 1916 divenne il quarto cantiere dirigibili, proprio per il montaggio dell’hangar, come testimoniato dalle bellissime fotografie d’epoca che corredano il volume, ci dona una ricostruzione storica, fatta con anni di ricerche e approfondimenti e documenta tutta la gloriosa storia di questo dirigibile.




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